PRUSST EX- MONTI

 

Venerdì 17 Gennaio 2020, presso la Corte di Appello di L'Aquila si è tenuta l'udienza per la conclusione del processo e il legale dell'Ingegnere Rapagnà come parte civile ha chiesto la conferma della condanna formulata dal P.M. Dott.ssa Scamurra e la contestazione della realizzazione abusiva dei quarti piano mansarda e di tutti i sottotetti per un totale di 2.100 mq per cui sussiste la violazione della lottizzazione abusiva in quanto l'accordo di programma del PRUSST non è stato rispettato dal privato (Lucidi).


Il P.M. dell'Appello invece ha ipotizzato che il PRUSST approvato costituisce un atto precettizio che quindi il privato poteva variare a suo piacimento anche realizzando due piani in più.


Detta ipotesi rappresentata da un organo istituzionale è stata contestata dalla parte civile con dovizia di particolari contestando l'ipotesi del P.M. non sostenibile e come un
goffo depistaggio rivolto al Collegio poiché in evidente violazione delle norme elementari di legge.

 

In sostanza il P.M. dell'Appello ha sostenuto che il privato dopo il Prusst approvato poteva realizzare i fabbricati anche difformi ai progetti assentiti ed alla convenzione senza rendere conto a Nessuno.

 

Certamente non è stato un bel esempio di un Giudice che invece deve fare rispettare le Leggi.

 

Ora attendiamo l'autorevole giudizio del Collegio all'udienza del Gennaio 2020.