I NODI DEL MALAFFARE

 

ORAMAI

 

SONO SOTTO GLI OCCHI

 

DI TUTTI

 

Non si era mai verificato tra TUTTI  i Comuni d'ITALIA che un SINDACO non si costituisse Parte Civile in un processo a carico dello “Staff Tecnico dell'Edilizia PRIVATA” per tutelare gli interessi dello stesso comune per i danni presunti ricevuti da condotte illecite.

 

EBBENE ciò si è verificato al Comune di Roseto Degli Abruzzi alla luce del sole e la LATITANZA immotivata del Sindaco Pavone e della Giunta è stata ritenuta dal Tribunale di Teramo non legittima ed ha quindi ORDINATO D'UFFICIO la Costituzione Parte Civile del Comune di Roseto per la prossima udienza del 13 Aprile 2016 ore 12:00 del Processo PRUSST area ex MONTI.

 

La domanda legittima che ogni cittadino si è posto, è perché deve essere un PRIVATO ad esporsi per tutelare l'interesse del Comune e non invece in PRIMIS il Sindaco e gli amministratori?

 

Ora i soggetti interessati sono tenuti, come pubblici amministratori, a dare alla collettività, per il loro comportamento non trasparente PUBBLICHE MOTIVAZIONI attraverso una conferenza stampa identica a quella tenuta al Palazzo Del Mare nel 2007 quando rappresentarono alla cittadinanza in pompa MAGNA che il PRUSST era un AFFARE IRRIPETIBILE per il Comune di Roseto degli Abruzzi.

 

A DETTA conferenza stampa ne seguì un'altra tenuta dall'ing. Rapagnà che sosteneva il contrario e cioè che sussisteva un vero interesse ma del PRIVATO che aveva proposta il PRUSST ed alcuni INTERESSATI AMMINISTRATORI.

 

B E N I S S I M O

 

Ora i signori Pavone Enio, Frattari Antonio, Frattari Enzo, Rosaria Ciancaione e Patacchini Lorenzo ognuno nelle specifiche qualifiche e ruoli sono tenuti a dare ai cittadini le seguenti risposte:

 

1)  Perché furono rilasciati da Patacchini i certificati di AGIBILITÀ parziali per consentire la stipula degli atti pubblici degli appartamenti acquistati da Pavone Enio , Frattari Antonio ecc. prima della consegna del locali commerciali e della realizzazione dei parcheggi pubblici come invece tassativamente prescritto nel P.D.C. N. 129/07 e nella convenzione?

 

2)  Chi ha esercitato pressioni sui Dirigenti per non fare rispettare le prescrizioni previste negli atti amministrativi e perché Patacchini ha violato le norme che invece era tenuto a fare rispettare?

 

3)  L'impresa Lucidi non ha mai versato, come proposto, la somma di Euro 610.000,00 prima di iniziare i lavori per avere il Comune rinunciato alla opzione per l'acquisto di 1.250 mq di locali commerciali, chi doveva fare rispettare detto impegno, che interesse diretto o indiretto ha avuto per non farlo rispettare?

 

4)  Perché il Sindaco Pavone ed i consiglieri che hanno votato la congruità del 12,32% del PRUSST non hanno preteso il 12,32% come dovuto anche per le maggiori superfici realizzate dal PRIVATO?

 

5)  Se Pavone i consiglieri e gli assessori come privati avessero stipulato una permuta con una impresa al 12,32% e l'impresa avesse invece realizzato una maggiore superficie di 600 mq rispetto a quella inizialmente prevista (come verificatosi indubbiamente nel PRUSST ) non avrebbero GIUSTAMENTE con forza preteso anche il 12,32% sulla maggiore superficie?

 

6)  Perché i CITATI SOGGETTI come amministratori pubblici nell'interesse del comune che amministrano non lo hanno preteso e cosa hanno ricevuto in cambio per non avere esercitato un PACIFICO diritto collettivo?

È auspicabile che dette risposte PUBBLICHE arrivino presto e comunque prima della prossima UDIENZA del 13 APRILE.


I fatti sopra rappresentati l’Ing. Alberto Rapagnà li aveva già SOLLEVATI pubblicamente con una conferenza stampa tenutasi il 25 Novembre 2008 presso il Palazzo del Mare.

 

*Articolo sotto riportato*

NUOVA CONFERMA DELLE ILLEGALITA’

 DIFFUSE NELLA GESTIONE DELL’ URBANISTICA E DELL’ EDILIZIA PRIVATA

DA PARTE DELL’ ASS.RE. RAG. FRATTARI  ENZO.

 

 

L’ amministrazione comunale è stata eletta democraticamente da un’ ampia maggioranza di cittadini di Roseto degli Abruzzi,

 questo però non significa che gli stessi hanno conferito il mandato per operare illegalmente, ignorando il codice di  comportamento ed  il rispetto delle regole.

 

Infatti, la conferenza stampa del sottoscritto, al Palazzo del Mare in data 25/11/2008, è stata tenuta appunto per dimostrare alla collettività, attraverso documenti pubblici,

la sistematica produzione di atti illegittimi ed illegali dell’ amministrazione comunale.

 

E’ opinione diffusa quindi, che, il Sindaco, il Vice sindaco, e soprattutto l’ assessore all’ Urbanistica ed Edilizia privata,  Rag. Enzo Frattari,  abusano del loro ruolo istituzionale a beneficio degli amici” che collocano nelle commissioni, mentre fanno la guerra a coloro che li contestano.

 

Tutto ciò è dimostrato dalle seguenti circostanze.

 

Si può sostenere che:

 

“E’interesse della collettività” autorizzare la realizzazione di un complesso residenziale nell’ area ex- Monti, violando tutte le leggi in materia?

 

“E’ interesse della collettività” pubblicizzare un intervento edilizio privato, nell’area ex- Monti, prima ancora che il Dirigente rilasciasse il P.d.C. (permesso di costruire) n. 129/07?

 

 “E’ interesse della collettività” autorizzare la realizzazione di un complesso residenziale a ridosso della collina,con P.d.C. n. 325/07, quando già la precedente commissione edilizia aveva espresso parere contrario?

 

E’ interesse della collettivitàspostare un canale delle acque piovane per costruirci sopra una palazzina?

 

“E’ interesse della collettività” avvalersi di pareri di esperti,  al fine di far apparire legali varianti e delibere illegittime?( Se un’ area è edificabile,  perché occorrono i pareri legali? )

 

“E’ interesse della collettività” non far pagare agli “ amici”  la Bucalossi, come dal sottoscritto denunciato pubblicamente attraverso il manifesto murale?

 

“E’ interesse della collettività” non chiedere all’ Ing. Rapagnà quali sono gli interventi edilizi per i quali ha sostenuto che non sia stata corrisposta la dovuta Bucalossi?

 

“E’ interesse della collettività” modificare un’area,  a  verde privato vincolato,  ad un soggetto privato, attraverso l’ istituto dello sportello unico,  quando a tanti altri precedentemente è stato negato?

 

“E’ interesse della collettività” pagare con i soldi della stessa,  il super visore dei lavori pubblici, quando questi non  vengono eseguiti a perfetta regola d’ arte e non contestati per” rapporti preferenziali ”? (esempio:il “Don Rodrigo” impone il super visore, il super visore non può contestare il lavoro mal eseguito, perché l’ impresa esecutrice è “amica” del “ Don Rodrigo

 

“E’ interesse della collettività” trasformare due aree agricole in aree industriali quando ottenuto ciò, i soggetti interessati, non realizzano l’ intervento, mentre ad altro soggetto privato, non viene consentito l’ ampliamento dell’opificio industriale, sebbene siano trascorsi 5 anni dalla richiesta?

 

“E’ interesse della collettività” rilasciare il P.d.C. (permesso di costruire) n. 180/07  nell’ area ex- Di Sabatino in violazione del PRG, quando contestualmente, ad un privato, nella stessa zona, non si è consentito il cambio di destinazione d’ uso di un locale situato a piano terra?

 

 Ebbene,

 

“E’ interesse della collettività” la circostanza che, due responsabili del procedimento di due pratiche edilizie,  all’interno della stessa zona di PRG , uno dichiara giustamente  il contrasto con l’ art. 22 delle Norme tecniche di Attuazione del PRG , in merito al cambio di destinazione d’ uso di un semplice locale di mq 25 situato a piano terra, di proprietà di un privato,mentre l’ altro non rileva il contrasto con il citato articolo in merito ad un intervento di 80 appartamenti  di due società, di cui ai P.d.C. n. 180/07 e n. 325/07 ( E’ opportuno precisare che: il responsabile del procedimento  della pratica n. 603/2006 del privato,  è l’ Arch. Valentini Vincenzo, mentre quello delle due società è il Geom.Dezi Giuseppe.)

 

Le voci di dissenso che il sottoscritto da anni ha sempre sollevato pubblicamente,

 

lungi dal voler rappresentare un ” interesse troppo personalistico”,

 

incarnano un “dovere oltre che un diritto” appartenente ad ogni cittadino,

 

ed avere  la forza e la determinazione di esternarle  costituisce un  patrimonio

 

non solo per l’ autore ma per l’ intera collettività.

 

  Tanti altri cittadini  interiormente vorrebbero criticare  ma, a causa dei condizionamenti ambientali, dei “Don Rodrigo” non ci riescono.

 

 

Se “rappresentazione teatrale” è :

 

  rompere il silenzio su ciò di cui,  nessuno o pochi, trovano il coraggio di discutere,

 

ed è

 

 farsi portavoce di quanti” vorrebbero dire” ma sono stanchi di battersi per trovare “giustizia”

 

a cose che dovrebbero essere scontate,  ed  elargite  senza alcuna lotta

 

allora ben vengano queste rappresentazioni…..

 

Roseto degli Abruzzi, 28 novembre 2008

ING.RAPAGNA’ ALBERTO

 

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