Lo STATO di DIRITTO

 

la COLLUSIONE e la

 

CORRUZIONE

 

a Roseto ORAMAI

 

SONO SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI

 

Non si era mai verificato tra TUTTI  i Comuni d'ITALIA che un SINDACO non si costituisse Parte Civile in un processo a carico dello “Staff Tecnico dell'Edilizia PRIVATA” per tutelare gli interessi dello stesso comune per i danni presunti ricevuti da condotte illecite.

 

EBBENE ciò si è verificato al Comune di Roseto Degli Abruzzi alla luce del sole e la LATITANZA immotivata del Sindaco Pavone e della Giunta è stata ritenuta dal Tribunale di Teramo non legittima ed ha quindi ORDINATO D'UFFICIO la Costituzione Parte Civile del Comune di Roseto nel processo PRUSST.

 

La domanda legittima che ogni cittadino si pone, è perché deve essere un PRIVATO ad esporsi per tutelare l'interesse del Comune e non invece in PRIMIS il Sindaco e gli amministratori?

 

Ora i soggetti interessati sono tenuti, come pubblici amministratori, a dare alla collettività, per il loro comportamento non trasparente  PUBBLICHE MOTIVAZIONI attraverso una conferenza stampa identica a quella tenuta al Palazzo Del Mare nel 2007 quando rappresentarono alla cittadinanza in pompa MAGNA che il PRUSST era un AFFARE IRRIPETIBILE per il Comune di Roseto degli Abruzzi.

 

A DETTA conferenza stampa ne seguì un'altra tenuta dall'Ing. Rapagnà che sosteneva il contrario e cioè che sussisteva un vero interesse ma del PRIVATO che aveva proposta il PRUSST ed alcuni INTERESSATI AMMINISTRATORI.

 

B E N I S S I M O

 

Ora i signori Pavone Enio, Frattari Antonio, Frattari Enzo, Rosaria Ciancaione e Patacchini Lorenzo ognuno nelle specifiche qualifiche e ruoli sono tenuti a dare ai cittadini le seguenti risposte:

 

1)  Perché furono rilasciati da Patacchini i certificati di AGIBILITÀ parziali per consentire la stipula degli atti pubblici degli appartamenti acquistati da Pavone Enio , Frattari Antonio ecc. prima della consegna del locali commerciali e della realizzazione dei parcheggi pubblici come invece tassativamente prescritto nel P.D.C. N. 129/07 e nella convenzione?

 

2)  Chi ha esercitato pressioni sui Dirigenti per non fare rispettare le prescrizioni previste negli atti amministrativi e perché Patacchini ha violato le norme che invece era tenuto a fare rispettare?

 

3)  L'impresa Lucidi non ha mai versato, come proposto, la somma di Euro 610.000,00 prima di iniziare i lavori per avere il Comune rinunciato alla opzione per l'acquisto di 1.250 mq di locali commerciali, chi doveva fare rispettare detto impegno, che interesse diretto o indiretto ha avuto per non farlo rispettare?

 

4)  Perché il Sindaco Pavone ed i consiglieri che hanno votato la congruità del 12,32% del PRUSST con la Delibera N.65 del 05/11/2015 non hanno preteso il 12,32% come dovuto anche per le maggiori superfici realizzate dal PRIVATO?

 

5)  Se Pavone i consiglieri e gli assessori come privati avessero stipulato una permuta con una impresa al 12,32% e l'impresa avesse invece realizzato una maggiore superficie di 600 mq rispetto a quella inizialmente prevista (come verificatosi indubbiamente nel PRUSST ) non avrebbero GIUSTAMENTE con forza preteso anche il 12,32% sulla maggiore superficie?

 

6)  Perché i CITATI SOGGETTI come amministratori pubblici nell'interesse del comune che amministrano non lo hanno preteso e cosa hanno ricevuto in cambio per non avere esercitato un PACIFICO diritto collettivo?

 

È auspicabile che dette risposte PUBBLICHE arrivino presto e comunque prima della prossima UDIENZA del 01 GIUGNO 2016.


I fatti sopra rappresentati l’Ing. Alberto Rapagnà li aveva già SOLLEVATI pubblicamente con una conferenza stampa tenutasi il 25 Novembre 2008 presso il Palazzo del Mare.

 

I maggiori responsabili oltre agli amministratori per il mancato incasso da parte del Comune di Euro 610.000,00 dal Gennaio 2007 sono la Ex Dirigente Ciancaione Rosaria e Patacchini Lorenzo i quali pur essendo tenuti a controllare e denunciare come pubblici ufficiali le irregolarità non l’hanno fatto.